“È il bambino che fa l’uomo e nessun uomo esiste che non sia stato creato dal bambino che è stato.”

Maria Montessori

Un’ Aula all’avanguardia.
Progetto di sperimentazione per bambini e bambine (2-6 anni)

Aula Sperimentale Maria Montessori

La scuola dell’infanzia Santa Croce intende avviare un Progetto Sperimentale di un sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini e le bambine dai 2 ai 6 anni a partire dall’anno educativo/scolastico 2019/2020. Si intende avviare tale sperimentazione nell’Aula Montessori, ideata e realizzata dalla stessa Montessori nel 1950.

I primi anni di vita del bambino sono di un’importanza decisiva per lo sviluppo futuro dell’individuo.
In questo delicatissimo periodo, infatti, si acquisiscono le facoltà umane fondamentali come il movimento, il linguaggio e il pensiero autonomo. Proprio per queste ragioni, secondo Maria Montessori, gli anni della prima infanzia sono anni vitali, sono un “periodo di creazione” attraverso lo sviluppo delle proprie competenze mentali e alle esperienze nel e con l’ambiente, in questa età vengono gettate le basi per quello che sarà poi l’uomo di domani.

La mente del bambino tra i 0 e i 6 anni è infatti molto particolare e differente rispetto a quella dell’adulto, la stessa Montessori la definisce “mente assorbente” in quanto possiede lo straordinario potere di assorbire in maniera inconscia gli elementi presenti nell’ambiente di vita del bambino. Essa consente a quest’ultimo di “incarnare”, cioè di assimilare, le impressioni dell’ambiente (modalità di comportamento, norme, lingue…), e tutto ciò avviene senza che il bambino vi partecipi col suo sforzo ma solo “vivendo”, cioè attraverso le sue esperienze. Egli lo fa senza averne coscienza, senza averne volontà: impara, ma non perché abbia coscientemente deciso “voglio imparare”. Il bambino riesce a fissare le impressioni che riceve dall’ambiente nella sua psiche e ciò che assorbe viene fissato per sempre nella sua personalità, influenzandolo per tutta la vita.

Il fatto che la mente infantile abbia la capacità di assorbire attraverso il proprio vissuto le impressioni che egli riceve dall’ambiente non significa però che il bambino sia un essere passivo, egli assimila non tanto ciò che viene passivamente incontrato, quanto ciò con cui si relaziona attivamente attraverso la propria attività spontanea.
La mente assorbente è infatti “creatrice” il che significa che il bambino è un soggetto psichicamente attivo, che interagisce con il proprio ambiente circostante e che attraverso l’esperienza e la vita stessa raggiunge anche gli apprendimenti più complessi (come il linguaggio) e realizza se stesso.
La prima infanzia quindi è considerata da Montessori una vera e propria età dell’oro, il periodo della creazione delle basi del carattere, dell’intelletto e della personalità.

Aula sperimentale e ambiente preparato

L’Aula Sperimentale si caratterizzerà come un laboratorio permanente di ricerca innovazione, partecipazione e apertura al territorio; sarà un luogo che accoglierà i bambini e le bambine dai 2 fino a 6 anni di età nel rispetto dei tempi e stili di apprendimento di ciascuno.

Ogni bambino porta con sé il proprio “orologio biologico” e i propri ritmi di azione e di apprendimento che vanno riconosciuti e rispettati. L’ambiente permetterà ad ogni singolo bambino di seguire il proprio ritmo e il proprio tempo.
Sarà concepito come:

  • Un luogo a misura dei bambini
  • Un luogo gestito dai bambini dove ogni cosa ha un posto e vi è un posto per ogni cosa
  • Un luogo dove si gioca e si lavora ( gioco-lavoro)
  • Un luogo dove si osserva e si esplora
  • Un luogo dove si incontra se stesso e gli altri
  • Un luogo dove si esprime e si comunica
  • Un luogo che favorisce l’autonomia del fare e del pensare
  • Un luogo che favorisce l’attenzione e la concentrazione
  • Un luogo dove si apprendono i fondamenti della cultura

 

L’ambiente preparato dell’Aula Sperimentale avrà le seguenti caratteristiche:

  • ATTRAENTE
  • PROPORZIONATO
  • ORDINATO- SEMPLICE- ARMONIOSO
  • CALMO- RASSICURANTE- GRATIFICANTE
  • LIMITATO
  • LIBERANTE

L’ambiente preparato è organizzato a zone di lavoro, a campo d’esperienza e deve dare risposte ad “Aiutami a fare da solo” affinché il bambino conquisti la propria autonomia.

Materiali e arredi

L’aula sperimentale avrà:

  • oggetti reali con colori riposanti che invitano all’uso e che stimolano al fare e non al far finta.
  • saranno presenti materiali per l’esplorazione sensoriale nei vari ambiti dello sviluppo del bambino: movimento, linguaggio, logico-matematico

Arredi e materiali corrispondono alle forze e alle abilità dei bambini delle varie età: per favorire la naturale spinta interiore all’indipendenza e per il bisogno di ordinare le precedenti esperienze e acquisire in modo logico e organizzato le nuove conoscenze.

Composizione dei bambini

La composizione dei gruppi sarà mista con bambini che andranno nel corso del tempo dai 2 ai 6 anni. I raggruppamenti dipenderanno soprattutto dalle condizioni gestionali e organizzative.  Certamente l’organizzazione sarà monitorata e sottoposta a costanti verifiche, al fine di evitare esperienze non adeguate all’età o troppo avanzate o scarsamente coerenti agli obiettivi del piano educativo didattico.

L’Aula, insieme all’educatrice, all’insegnante e all’ausiliaria (presente per tutto l’orario di sezione), costituisce un nucleo di appartenenza che garantisce a ciascuno una relazione affettivo-emozionale continuativa e stabile, favorendo percorsi ed esperienze adeguate ai ritmi, agli interessi e alle competenze di quel gruppo di bambini.

Al contempo L’Aula Sperimentale sarà anche un luogo non chiuso e quindi separato dalle altre sezioni e/o dagli altri ambienti della scuola, ma aperto, per proporre esperienze e utilizzi anche da altri gruppi di bambini, in un organizzazione che prevede momenti di scambio, attività comuni e socializzazione anche, con e tra bambini di altre fasce d’età.
La composizione dei gruppi rispetterà il rapporto educatore- bambino / insegnante –bambino.

Coordinamento pedagogico

Saranno presenti due coordinatrici pedagogiche con il compito di:

  • sostenere la professionalità educativa e didattica del gruppo di lavoro. Il sostegno garantito è un sostegno pedagogico-formativo, l’obiettivo è quello di fornire agli educatori/insegnanti gli strumenti metodologici, i saperi scientifici, le conoscenze e competenze di natura comunicativo-relazionale utili a costruire un contesto educativo
  • accompagnare il gruppo di lavoro nel lavoro di progettazione, documentazione, monitoraggio e valutazione dell’azione educativo/didattica
  • garantire il buon funzionamento dell’équipe di lavoro
  • favorire la comunicazione e la partecipazione delle famiglie.

Osservazione

L’Aula Sperimentale sarà un luogo privilegiato per poter fare Osservazione. Attraverso la balconata presente nell’aula sarà possibile fare un osservazione sul campo, osservare i bambini senza interrompere il loro lavoro. Per quanto riguarda l’osservazione dei bambini Maria Montessori ha avuto intuizioni di grande significato, in quanto era convinta che la strada per promuovere una pedagogia scientifica consista nello studiare le manifestazioni spontanee del piccolo nel suo contesto naturale.L’osservazione dei bambini costituisce pertanto uno degli aspetti peculiari della sua proposta pedagogica, aspetto che ancora oggi la rende pienamente attuale.

L’insegnante osservando i bambini può venire in contatto con una serie d’informazioni utili alla preparazione dell’ambiente e del lavoro. Se è vero che il perno dell’educazione è il bambino non si può prescindere dall’osservarlo e costruire il metodo intorno alle sue reazioni. Ogni scienziato parte dall’osservazione, il bisogno di osservare nasce dal desiderio di trovare la risposta alla domanda, nasce dalla curiosità. Chi non si pone domande accetta la realtà così com’è senza scoprire nulla di nuovo.
Osservare significa esaminare con attenzione, cioè considerare con cura, l’oggetto che si osserva. Osservare non significa guardare, ma vedere attraverso uno sguardo profondo e attento per comprendere i segreti che i bambini nascondono dentro di sé.

L’osservazione ha sempre un obiettivo, cioè cercare la risposta ad una domanda, ed osservando sorgono altre domande.
L’insegnante che voglia osservare deve sviluppare un senso critico e scientifico per non interpretare attraverso i propri preconcetti e saper mettere in relazione le osservazioni per cercare di capire.
Se l’educatore tiene presente che il bambino è maestro, è lui che indica quando è pronto per un certo apprendimento, può osservare senza giudicare, senza interpretare, e ciò è un grande atto di umiltà perché permette di accettare quello che non sappiamo. Se l’insegnante parte dall’idea che vuole capire i bambini con il tempo e la pratica in lei si svilupperà l’attitudine all’osservazione e la prima cosa che si impara dall’osservazione è il non interferire con il lavoro dei bambini, non si deve intervenire quando un bambino sta cercando con sforzo di acquisire nuove capacità.
Se egli chiede aiuto, allora si interviene, perché in questo caso l’insegnante/educatore risponde ad un bisogno. Interrompendo il bambino, al contrario, egli si sentirebbe disturbato nei suoi processi e potrebbe perdere l’attenzione e l’interesse per il proprio lavoro.L’osservazione sarà così uno strumento di ricerca che ci permetterà di riflettere anche sulla sperimentazione 2-6.

Distretto Montessori Perugia

 

Concept urbanistico e culturale permanente volto a rafforzare l’identità montessoriana di Perugia.

Aula Sperimentale Maria Montessori

 

L’Aula progettata dalla Dottoressa di Chiaravalle per osservare i bambini che la Scuola Le ha titolato.

Celebrazioni 70 anni

 

 

16 mesi di celebrazioni ed eventi; la Città di Perugia per 16 mesi sarà protagonista di eventi culturali e scientifici che la candideranno come luogo d’eccellenza montessoriano.